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Funicolare di Montenero

Nell'immediata periferia sud di Livorno, prospiciente la frazione di Antignano, si erge il Colle di Montenero, sulla cui sommità è situato un Santuario, detto appunto della Madonna di Montenero, risalente al XIV secolo.

 Montenero è tra i luoghi della Toscana di maggior fama, dovuta particolarmente al Santuario, dedicato alla Madonna delle Grazie. Offre una visione panoramica di incomparabile bellezza. Si adagia sopra un colle alto 300 metri sul livello del mare. Il nome è dovuto ad una vecchia leggenda che descriveva questa località come un monte tenebroso, forse perché ricoperto da irte giogaie e infestato da corsari e briganti.

Il Santuario è sorto nel XIV secolo quando l'immagine della Madonna fu trovata da un pastore nei pressi dell'Ardenza, dove ora sorge a ricordo la suggestiva Cappella dell'Apparizione. All'attuale aspetto del Santurario si è arrivati attraverso periodi diversi: parti sono del 1500, altre deI 1700, il campanile è del 1820. E' retto dai PP. Benedettini della Congregazione di Valleombrosa fondata da San Giovanni Gualberto intorno al 1036. Ai suoi tempi si trovavano pregevoli opere d'arte: il dossale fiammingo del sec. XV, la Crocifissione; l'antico altare di marmo; il parato artistico in laminato d'oro; l'ex-voto di Giovanni Fattori: quello di Renato Natali; il prezioso soffitto d'oro del 1600 ecc.


Per soddisfare la richiesta di trasporto fra la base del colle e la sommità, fu realizzata fin dagli inizi del secolo una funicolare. Risale infatti al giugno 1907 la presentazione del progetto di "tranvia funicolare" da parte della Società Livornese di Trazione Elettrica ed all'agosto 1908 l'inaugurazione dell'impianto, che, allora, era integrato da una linea tranviaria collegante la funicolare al centro cittadino.

Per salire a Montenero e al Santuario è il modo di trasporto più piacevole, veloce e sicuro, con la garanzia di un'assoluta tutela ambientale. Quanto era stato previsto per il futuro di questo impianto, si è ora avverato con le implementazioni progettate nel 1999, e realizzate nel 2000.


Montenero, abitato dall'uomo sin dall'età neolitica, di cui ne sono testimonianza i numerosi manufatti trovati sulle sue pendici ed in particolare quelli del 1855 presso la "Buca delle Fate", nell'antichità questo colle (oggi denominato Monte Nero) era noto col nome di Monte del Diavolo, per la presenza di un folto bosco che incuteva timore ai viaggiatori. Amministrato direttamente dal "Capitanato" di Livorno e divenuto importante bandita di caccia dei Medici (1618), fu zona di passaggio obbligato per la strada che da Livorno scendeva verso Rosignano Marittimo e la Maremma fino a quando, nella prima metà del XIX secolo, fu ampliata e rettificata la vecchia litoranea del "Romito".

Il suo sviluppo si deve alla realizzazione del Santuario mariano, fortemente rimaneggiato e ampliato a partire dal Settecento. Proprio in questo periodo Montenero divenne anche un ricercato luogo di villeggiatura con la costruzione di numerose ville, tanto che Carlo Goldoni vi ambientò la commedia Le avventure della villeggiatura. Tra queste residenze si ricordano la Villa delle Rose, dove soggiornò George Gordon Byron, la cui presenza è attestata sin dalla fine del Seicento, la Villa del Buffone, originariamente sorta come casolare mediceo, la Villa Carboni (XVIII secolo) e quella delle Pianacce, posta sulla via omonima e d'origine seicentesca.

La vocazione turistica del colle avrebbe dovuto concretizzarsi anche nella realizzazione, all'inizio del Novecento, di un lussuoso complesso per la villeggiatura: in realtà l'impresa fu portata a termine solo in minima parte, con la sola costruzione di una villa riconducibile allo stile Liberty (la cosiddetta Villa Azzurra) che ancora oggi precede l'arrivo alla piazza di Montenero. Nello stesso periodo fu messa in esercizio la funicolare per collegare la parte bassa della località (Montenero Basso) con la sommità dell'abitato (Montenero Alto) e il suo Santuario. Contestualmente alla funicolare fu attivata anche la tranvia delle Pianacce, linea peculiare della rete tranviaria di Livorno, che fu attiva fino all'inizio degli anni trenta.

Durante il Fascismo, sotto Costanzo Ciano, la frazione ospitò diverse gare automobilistiche con i migliori piloti del mondo (Coppa Ciano) e, nel 1937, la competizione fu valida per il Gran Premio d'Italia. Lo stesso Ciano, alla sua morte, avrebbe dovuto essere sepolto in un mausoleo posto sulle pendici della collina, ma lo scoppio della seconda guerra mondiale interruppe per sempre i lavori.

Dal 15 maggio 1947, ogni anno si recano al Santuario di Montenero tutte le diocesi toscane per donare l'Olio santo alla "Mater Etruriae".



Per informazioni e orari visita il sito: CTT Funicolare Montenero

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